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Dizion. 5° Ed. .
GENNAIO.
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pag.126
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GENNAIO. Definiz: | Sost. masc. Nome del primo mese dell'anno civile. | Definiz: | Dal lat. januarius. – | Esempio: | Dant. Parad. 27: Ma prima che gennaio tutto sverni Per la centesma ch'è laggiù negletta, ec. | Esempio: | Vill. G. 7, 18: La Reina d'Ungheria,... saputa la morte del re Ruberto, che morì il gennaio vegnente, sì passò in Puglia. | Esempio: | Pallad. Agric. 55: Del mese di gennaio, ne' luoghi temperati, si vogliono scalzare le viti, ec. | Esempio: | But. Comm. Dant. 3, 727: La quale cosa, cioè che gennaio sarà tutto fuora del verno, avverrà in molte centinaia d'anni. | Esempio: | Rinucc. F. Ricord. 259: Ricordo oggi, questo dì 2 di gennaio 1504, come io tolsi donna la figliuola di Tommaso, ec. | Esempio: | Soder. Cult. Ort. 62: La cicerchia si semina ne' luoghi caldi di novembre e di gennaio. | Esempio: | Magazzin. Coltiv. 15: Si dia loro, il mese di gennaio, del seme d'ortica in polvere. | Esempio: | Lastr. Agric. 2, 183: Le faccende che i contadini debbon fare in ciaschedun mese dell'anno, e specialmente in gennaio, sono tante e sì varie, che troppo ci vorrebbe a prescriver le regole a tutte. |
Definiz: | § I. Ecco gennaio, Colui par gennaio; dicesi scherzevolmente di persona che, col coprirsi molto più gravemente di quello che dal comune degli uomini si soglia, o in qualsiasi altro modo, mostri di curare grandemente il freddo. |
Definiz: | § II. Avere i pulcini di gennaio, dicesi proverbialmente per Avere un padre vecchio i figliuoli piccoli, Aver figliuoli da vecchio. – | Esempio: | Cecch. Comm. ined. 2, 443: Ma e' bisogna far com'io t'ho detto: Darti moglie.... L. È troppo presto, zia. M. Che troppo presto? Che vo' tu forse i pulcin di gennaio? |
Definiz: | § III. Avere una cosa che fare con un'altra, quanto gennaio con le more; dicesi proverbialmente di due cose alienissime l'una dall'altra, che non hanno che fare l'una con l'altra nè punto nè poco. – | Esempio: | Car. Lett. fam. 2, 266: Produce un contratto, che fa menzione di non so che terra, che tanto ha da fare con questa che si litiga, quanto il gennaio con le more. |
Definiz: | § IV. Essere alcuno discosto, o lontano, da una cosa, più che non è gennaio dalle more, o dalle rose; vale Non esservi disposto, ovvero Non averne la possibilità, od anche Essere quanto a quella lontano dal vero. – | Esempio: | Varch. Ercol. 308: Voi dite, in un certo modo, il vero; e in un altro, ne siete più lontano che 'l gennaio dalle more. | Esempio: | Cellin. Vit. 105: Non parlate più, Raffaello, di questo, perchè voi ne siete più discosto che il gennaio dalle more. | Esempio: | Grazz. Comm. 266: Io mi pensava stasera di far nozze, e io vi son discosto più che gennaio dalle more. | Esempio: | Cecch. Comm. ined. 1, 111: La lo raffermò; non già coll'animo, Chè la n'era discosto, discostissimo, Più chè non è dalle rose gennaio. | Esempio: | Ambr. Furt. 1, 3: Ma quando di poi e' tenta questa faccenda, lo truova più discosto dal farlo, che gennaio da le more. |
Definiz: | § V. Sudare di gennaio, o di bel gennaio, vale figuratam. Avere grande affanno, Essere gravemente travagliato. – | Esempio: | Pulc. L. Morg. 19, 41: Tanto ch'al fin gli avanzavan le frutte, E faceval sudar di bel gennaio. |
Definiz: | § VI. Gennaio ingenera, dicesi in proverbio a significare che in questo mese le piante si dispongono a germogliare. – | Esempio: | Soder. Agric. 112: Tutti gli arbori.... s'hanno a tagliare d'inverno passata la luna d'ottobre, e durare fino alla luna di gennaio; chè allora affermano, tutte le piante essere in umore da cominciar a muovere; e proverbialmente si dice: Gennaio ingenera, e febbraio intenera. | Esempio: | Lastr. Agric. 5, 227: Gennaio ingenera, febbraio intenera, marzo imboccia, aprile scoppia, e maggio fa la foglia. Lo dicono i montanari della vegetazione de' castagni. |
Definiz: | § VII. Dio ci guardi da un buon gennaio; proverbio che significa, che quando la stagione invernale non è così fredda come deve essere, l'annata riesce scarsa. |
Definiz: | § VIII. Non v'è gallina nè gallinaccia, che di gennaio ova non faccia. – | V. Gallina, § XXVIII.
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